L’Anima e il corpo. A Palazzo d’Accursio dal 10 novembre.

La mostra è visitabile da 10 novembre al 24 febbraio 2019

L’Anima e il corpo

 

Pubblicato il 09/11/2018

 

Bologna continua la sua nobile tradizione. La sua vocazione naturale per la Cultura e le Belle Arti. Questo nuovo impegno per la valorizzazione delle Collezioni Comunali d’Arte, ne sono un tangibile e lodevole impegno.
Il filo conduttore è rappresentato da un percorso espositivo su una tematica di grande centralità nella tradizione figurativa occidentale, la “rappresentazione del divino e della figura umana”, con opere di grande rilevo artistico tra il XIII e il XVIII secolo.
L’esposizione, a cura di Silvia Battistini e Massimo Medica, è stata studiata in modo originale e coinvolgente: si tratta di mettere insieme due “linee” di lettura che “si alternano nelle sale espositive narrando da un lato, l’essenza del divino, dall’altra, la vita e i sentimenti quotidiani”.
Questo sguardo ermeneutico può diventare un ottimo metodo non solo di lettura nelle sue diverse contestualizzazioni soci-culturali, ma di comparazione tra le diverse concezioni e tecniche dell’Arte. E’ un modo per svegliare la conoscenza dei campi motivazionali con cui gli artisti hanno ideato le proprie composizioni e ciò che hanno rappresentato nella educazione e formazione civile e e religiosa.

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Il patrimonio artistico considerato ed esposto è di grande significatività.
La dualità ideativa e creativa tra il sacro ed il profano può aprire un nuovo dibattito, poiché coglie il tempo dell’identità storica con l’evoluzioni del pensiero simbolico e destinatari. Cominciare a considerare che la pittura è la costruzione di un mondo, di mondi perfetti : di racconti di una stessa quotidianità che la pone su piani diversi, come se all’ideale estetico figurativo si accostasse l’ideale retorico. Una sorta di ut rethorica pictura. Ed è quello che si percepisce nel passare da una stanza ad un’altra: dalle preziose tavole di Francesco Francia alle opere di Amico Aspertini, Luca Signorelli, Propsero Fontana, Ludovico Carracci, Michele Desubleo, Guido Cagnacci, Donato Creti, Gaetano Gandolfi, Pelagio Pelagi, un susseguirsi di capolavori ma di suggestive ed emozionanti immagini in cui il devozionale religioso si coniuga con il devozionale civile: il divino che si specchia nell’uomo, come sta scritto nelle sacre scritture.
Franchino Falsetti

 

Istituzione Bologna Musei / Collezioni Comunali d’Arte
L’anima e il corpo
Immagini del sacro e del profano tra Medioevo ed Età Moderna
A cura di Silvia Battistini e Massimo Medica
10 novembre 2018 – 24 febbraio 2019