Oscar Baccilieri, Il plagio del Falso, l’inaugurazione.

L’apertura della mostra ad Artekyp di Modena

Modena, Oscar Baccilieri ad Artekyp dal 14 al 29 settembre 2018

 

Pubblicato il 18/09/2018

Venerdì 14 settembre 2018, Modena. Camminando in fretta nel centro città, fra i gruppi di persone che cercano il ristorante dove fermarsi a mangiare oppure scansando chi corre per arrivare prima della chiusura del negozio di scarpe esiste anche una diversa realtà: questa sera aprono tantissime gallerie ed occasioni di incontro artistico: siamo al FestivalFilosofia 2018.

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Il-plagio-del-falso- Oscar-Baccilieri-ad Artekyp-(ph-Roberto-Cerè)

Le tappe di questa mia serata sono tre (quelle che abbiamo segnalato in anteprima su Millecolline) e ho pensato di iniziare da Oscar Baccilieri che espone alla Galleria Artekyp nella centralissima Via Torre. C’è gente di fronte all’ingresso e subito mi accoglie Ernesto Ubertiello che, poco dopo, mi presenta Oscar Baccilieri.

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Il-plagio-del-falso- Oscar-Baccilieri-ad Artekyp-(ph-Roberto-Cerè)

L’artista rivela immediatamente la verità del falso d’autore che acquistò alcuni anni fa e che, in qualche modo, piantò il primo seme del progetto; nella foto di copertina di questo articolo, Baccilieri, posa accanto alla sua prima “sola”, firmata ed acquistata con la speranza che fosse autentica, attorno alla quale ha lavorato ponendo i suoi quadri come una sorta di cornice autentica e personale. I quadri esposti in questa occasione hanno il loro motivo di essere quando posti accanto all’opera che li ha ispirati ma nei progetti dell’autore ci sono idee di farli vivere anche di vita loro, autonoma, uno per uno.

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Il-plagio-del-falso- Oscar-Baccilieri-ad Artekyp-(ph-Roberto-Cerè)

Dopo la prima esperienza di falso d’autore si è mosso, quindi, il progetto che è visibile oggi in Via Torre, all’Artekyp di Modena, ma una volta trascorsa la delusione per il primo acquisto, l’autore, ha voluto indagare sul mondo parallelo dell’arte dei falsi, non imitandone le nefaste conseguenze pittoriche, ma contattando alcune realtà che gli hanno permesso di comprendere quella realtà ed ha acquistato altri pezzi falsi da cui ha tratto ulteriore ispirazione per i suoi nuovi lavori.

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Il-plagio-del-falso- Oscar-Baccilieri-ad Artekyp-(ph-Roberto-Cerè)

Così, semplicemente, sono esposte opere dichiaratamente “falso d’autore” avvolte da opere autentiche in esposizione su tutti e due i piani della galleria. La mostra è curata da Francesca Baboni e Stefano Taddei per le Produzioni ArtEkyp OpenStudio Modena.

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Il-plagio-del-falso- Oscar-Baccilieri-ad Artekyp-Francesca-Baboni-(ph-Roberto-Cerè)

 

MODENA

All’interno del non  stop legato alle Gallerie d’arte per il Festivalfilosofia questi suono gli orari di aperture della Galleria Artekyp Open Studio 

Venerdì 14 settembre ore 9.00 – 23.00

Sabato 15 settembre ore 9.00 – 23.00

Domenica 16 settembre ore 9.00 – 21.00

Dopo il festival la mostra sarà visitabile fino al 29 settembre nei seguenti orari: dal lunedì al sabato 10.00 – 13.00 e 16.00 – 19.00.

Chiuso giovedì pomeriggio e festivi

contatti: 3355715735

 

Abbiamo scritto il giorno 08/09/2018 in ANTEPRIMA

La galleria d’arte modenese Artekyp Open Studio, nella centralissima via Torre, 65 e che annovera Ernesto Ubertiello fra i suoi fondatori, in occasione delle aperture artistiche legate al Festivalfilosofia di Modena ( programma completo ) ospita i quadri di Oscar Baccilieri ed inaugura la mostra il 14 settembre alle ore 18:00. La mostra, “Il plagio del falso – Cortocircuiti dell’autenticità”, è curata da Francesca Baboni e Stefano Taddei; in stessa data saranno presenti sia l’artista che i curatori.

 

Il progetto si collega alla problematica del falso nell’arte, al suo aspetto creativo e alla menzogna che può diventare illusione. L’artista mette a confronto – con un’installazione – copie di opere di grandi artisti e il suo lavoro, stravolgendo in tal modo il concetto di verità e falsità. I falsi di Baccilieri sono copie di opere che l’artista stesso aveva comprato pensando fossero vere, poiché sono perfettamente riconoscibili. Attraverso l’abbinamento di opere contraffatte ed elaborazioni personali che rinviano al proprio peculiare percorso artistico, crea un cortocircuito dell’idea di autenticità. Si crea così un gioco concettuale ingannatorio, in cui l’osservatore viene ingannato con la messa in scena stessa di una bugia. È compito della sua attenzione, nel momento in cui è conscio che l’originalità è una chimera fuori tempo massimo nel caos di idee dell’attualità, destreggiarsi su tale sapiente modulazione.

I curatori della mostra

 

 

Articolo e fotografie di Roberto Cerè per Millecolline, rivista WEB d’arte, indipendente

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