Tinissima 2, Tina Modotti incontra Nessun Dorma! a CartaBianca – VIDEO-

La serata teatrale di sabato 25 novembre contro la violenza sulle donne

Valeria Paola Babini, Letizia Lambertini, Tullia Benati e Bruno Fedeli a CartaBianca

 

Pubblicato il 09/12/2017

Mi sto rendendo conto ora che il titolo che ho scelto per aprire questo articolo potrebbe mostrarsi alquanto ermetico; quasi fosse un messaggio in codice e, se così fosse, in fondo, potrebbe anche calzare a pennello visto la vita estremamente complessa e piena di intrighi che ha dovuto vivere Tina Modotti. Questa vita è stata sapientemente ricucita dalle parole di apertura che ci hanno accompagnato nel contesto in cui ci fa precipitare Tinissima 2; il lavoro teatrale scritto ed interpretato da Tullia Benati con la regia di Paolo Nikli e la chitarra di Bruno Fedeli. Tutto questo è successo a Nessun dorma! edizione 2017 ed organizzato dalla libreria CartaBianca di Bazzano in Valsamoggia (Bo).

La lettura di quattro lettere che Tina scrisse al suo amico Edward Weston, già noto al pubblico  internazionale della fotografia d’autore, sono ambientate nella luce fioca di una camera oscura da dove, la fotografa, si stacca ogni tanto per leggere o per interpretare le canzoni della sua nostalgia. Un camera oscura che fa da catalizzatore dell’ennesimo passaggio cruciale che dovrà incontrare Tina Modotti: il buio, cupo, dopo la luce americana e del Messico turbolento e il buio, cupo, del futuro, prossimo, senza alcuna prospettiva se non quella di dover sottostare ad una vita non cercata ma con cui dovrà fare i conti per sopravvivere.

Una emozionante lettura teatrale che racconta una delle tante vite piene e turbolente che hanno vissuto gli uomini del secolo scorso e non ancora pienamente comprese e tradotte. Buona visione.

 

 

Testo e foto di Roberto Cerè per Millecolline.

 

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Testo pubblicato il 25/11/2017

L’appuntamento in libreria CartaBianca per ‘occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne sta diventando una tradizione locale grazie al lavoro di Beatrice Rinaldi e Paola Di Stefano che, quest’anno hanno, giustamente, deciso di risparmiarsi accorciando la durata della manifestazione (ricordiamo che lo scorso anno c’era stata una non-stop di 24 ore…).

La qualità dell’incontro non è certo calata; solo, si è più concentrata dedicandosi ad un incontro di presentazione con la curatrice del libro Lasciatele vivere, Valeria Paola Babini, e Letizia Lambertini a cui ha fatto seguito un intermezzo di rilassanti chiacchierate fra gli intervenuti e, in conclusione, Tinissima 2; un emozionante pezzo teatrale di e con Tullia Benati che, assieme alla regia di Paolo Nikli e la chitarra di Bruno Fedeli, hanno messo in scene le atmosfere che circondavano la lettura di alcune lettere di Tina Modotti scritte a E. Weston nel 1930 da Berlino.

La presenza di pubblico ha riempito le sale della libreria e, per l’occasione, ho pensato di raccontare la serata scattando alcune foto e pubblicarle prima del video racconto sulla serata.

 

 

 

Pubblicato i 23/11/17

Arte, vita e libertà. Tina.

La libreria bazzanese CartaBianca contribuisce a svelare uno dei personaggi femminili più oscurati del secolo scorso: Tina Modotti e lo fa durante l’edizione 2017 di Nessun Dorma durante la giornata contro la violenza sulle donne. In tutti questi anni, infatti, Tina Modotti, fotografa-artista italiana emigrata nelle Americhe a inizio secolo e poi moglie del fotografo Edwrd Weston, ha subito più volte il tentativo di vedersi oscurare non solo l’opera ma anche la sua esistenza. Naturalmente, il motivo è sempre quello (adottato anche dai nostri contemporanei): Tina aveva un ideale da raggiungere e quindi risultava scomoda alle strutture di potere che proponevano la difesa del capitale come unico obiettivo da perseguire. Era una attivista politica se non lo avete ancora capito.

Complimenti quindi alle ragazze di Carta-Bianca che hanno individuato in Tina Modotti non solo il prototipo del “modus operandi” di un sistema atto a svilire, oscurare, denigrare la vita ed i pensieri giudicati “sconvenienti” ma che, anche, ne evidenzia la violenza morale che ha dovuto subire l’artista a cui pesava l’aggravante di “essere una donna”.

Con la Modotti si concretizza una capacità femminile artistica e sociale senza tregua, unità ad una probità morale di cui, ormai, ormai abbiamo perduto l’esistenza.

Tina Modotti ad una sua mostra. Città del Messico, 1929.
Tina Modotti ad una sua mostra. Città del Messico, 1929.

Per maggiori chiarimenti su Nessun Dorma 2017 pubblichiamo il programma:

nessun-dorma

Testo a cura di Roberto Cerè per le produzioni Millecolline

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